[ Recensioni / Reviews ]

 

NIMH: Before and After Silence (CD 2024 - Zoharum)

 

Giuseppe Verticchio (aka Nimh, Hall of Mirrors) is a venturing sound artist, drone-scaping artisan and practitioner of ethno-ritual music explorations. His musical personality and stylistic method embrace a large range of sound colors, erratic, and electroacoustic manipulations.
This series of older materials, semi-improvised, primal sculpted ambient sketches and raw electronic recordings - now issued by Zoharum - insists on the most electronic-tinged of Verticchio’s original production.
The pieces gathered in this album are reminiscent to his earliest official albums for Afe, then for Amplexus and Eibon Records. In itself the music is focused on continuums and shimmering drone-scapes with some nervous-noisy molecular inscriptions. The purpose is properly cerebral with efficient psycho-acoustic effects.
Even if the equipment and recording procedures are different those perpetually looping, vertiginous, lapping, blooming and vast shifting motifs remind me his most radical tribal / atmospheric pieces in Circles of the Vain Prayers (2016). Disorientated mechanical structures, metallic echoes and buzzing bass chords also come to the mix; sometimes sustained by allusive keyboard lines.
A visceral voyage into deep hypnagogic textures, magnetic clouds and ominous towering moves.
These audio works can easily convince those into cryptic drone manifests of Jonathan Coleclough, Colin Potter, Grant Evans, and Dead Voices on Air.
- Philippe Blache - Igloomag

Un Viaggio nell’Abisso dell’Inconscio Sonoro di Giuseppe Verticchio
In un mondo musicale che spesso privilegia il nuovo e l’innovativo, ci sono opere che emergono dal passato per illuminare il presente con una luce completamente nuova. “Before and After Silence” di Nimh, il progetto del poliedrico musicista italiano Giuseppe Verticchio, è una di queste opere straordinarie.
Recentemente riportata alla luce dopo anni di oblio, questa collezione di registrazioni provenienti dai primi anni ’90 offre un’esperienza d’ascolto che è tanto eterea quanto profondamente radicata nell’inconscio sonoro dell’artista.
L’album prende il suo nome dal capolavoro di Brian Eno, ma qui la connessione con il maestro dell’ambient si ferma.
“Before and After Silence” è un viaggio sonoro completamente autonomo, un’immersione nelle profondità dell’anima di Verticchio e nelle sue esplorazioni musicali più intime. Questo non è un album che segue uno schema predefinito o una formula consolidata; piuttosto, è un’incursione nell’ignoto, un’esplorazione dei confini dell’espressione musicale. Le registrazioni, originariamente concepite per un progetto editoriale specifico, si basano su esibizioni dal vivo che utilizzano sequencer, sintetizzatori e una miriade di effetti per creare un tessuto sonoro che è al contempo evocativo e immersivo.
Le tracce si sviluppano come paesaggi sonori, trasportando l’ascoltatore in mondi oscuri e misteriosi, dove il tempo sembra sospeso e ogni suono è carico di significato e di potenza emotiva.
Ciò che rende “Before and After Silence” così straordinario è la sua capacità di catturare l’essenza stessa dell’esperienza umana attraverso il suono. Verticchio si avventura in territori sonori inesplorati, esplorando le profondità dell’inconscio e dando forma a emozioni e sensazioni altrimenti inesprimibili. Le tracce si susseguono come capitoli di un libro, ognuna offrendo una nuova prospettiva, una nuova dimensione del mondo interiore dell’artista.
La recente rimasterizzazione del materiale ha dato nuova vita a queste registrazioni, portando alla luce dettagli e sfumature che prima erano sfuggite all’orecchio non allenato. Ogni nota risuona con una chiarezza cristallina, ogni suono è vibrante e pieno di vita. È come se l’album fosse stato risvegliato da un lungo sonno, pronto a stupire e affascinare una nuova generazione di ascoltatori.
In definitiva, “Before and After Silence” è molto più di un semplice album. È un viaggio nell’abisso dell’inconscio sonoro di Giuseppe Verticchio, un’esplorazione delle profondità dell’anima umana attraverso il linguaggio universale della musica.
Se cercate un’esperienza d’ascolto che vi porti in luoghi oscuri e misteriosi, ma che allo stesso tempo vi riempia di una sensazione di meraviglia e di scoperta, allora “Before and After Silence” è l’album che fa per voi.
- Cesare Buttaboni - Ver Sacrum

Giuseppe Verticchio alias Nimh bringt mit dem auf Brian Enos gleichnamiges Album referienden, aber musikalisch anders ausgerichteten “Before And After Silence” den zweiten Longplayer seiner “Early Electronic Works”-Reihe heraus, die Sammlung enthält acht live mit Synthies und Sequenzer eingespielte Tracks aus den frühen 90ern, die bislang unveröffentlicht waren. Die Stücke eint bei aller vielgestaltigkeit in Tempo, Fülle, Klangfarben und -Beschaffenheit ein hypnotisch-einlullender Charakter und eine Entrücktheit, die auch die Signaturen ihrer Entstehungszeit tragen.
- African Paper -

Non so se sia a causa della nuova operazione di mastering oppure semplicemente il risultato di una visione avanti anni luce, però ‘Before And After Silence’ mi è apparso fin dal principio come il disco più cinematico nella lunga storia di Giuseppe Verticchio.
Ammirate il trailer che è stato diffuso in rete e forse capirete meglio quello che sto dicendo. Eppure la musica non è stata composta di recente ma risale alla prima metà degli anni ‘90. Parliamo infatti del secondo volume di Early Electronic Works Series, recuperato da vecchie musicassette live e legato al periodo più minimale e sperimentale del manipolatore romano, che all’epoca non era ancora entrato in contatto con la Thailandia e certa strumentazione etnica.
Non parliamo di un lavoro - presentato con un digipack di pregio in rigoroso bianco e nero e capace di cogliere molto bene l’essenza del progetto - che segue uno schema predefinito, ma di un’immersione nel mare del dark ambient più viscerale, con vertiginose profondità per il genere umano e squarci di puro industrial-noise quando si tenta di riemergere in superficie.
Il titolo cita Brian Eno e, più o meno inconsapevolmente, durante l’ascolto capita di imbattersi in retaggi di Coil, Lustmord e perfino Thomas Köner. Ciò non toglie che la proposta di Nimh sia quanto mai attuale e originale.
A tratti pare proprio di trovarsi sotto una cascata in Islanda o al cospetto di un’imminente eruzione lavica. In altri frangenti si ha l’impressione di essere catapultati in una fabbrica dove gli individui sono solo numeri o nel più malfamato laboratorio dove si progetta il futuro della specie.
Prima e dopo, solo silenzio.
- Lorenzo Becciani - Suffisso Core

"Before and After Silence" raccoglie materiale che Verticchio, sotto le spoglie del progetto Nimh, ha suonato e registrato dal vivo nel corso degli anni '90. I brani sono stati rimasterizzati e rientrano nel progetto "Early Electronics Works", avviato con l'uscita "Caustic/Composite" del 2022.
Strutturati con l'utilizzo di synth e sequencer, gli otto brani del disco hanno fattezze differenti rispetto alla discografia classica di Nimh, nelle quali il minimalismo appare decisamente più accentuato e, spesso, ci si trova di fronte a spunti ispirativi piuttosto che a veri e propri brani strutturati. L'insistenza e la ripetitività non annullano l'aspetto comunicativo, che rimane invece spesso aderente alla malinconia del progetto, amplificata da un senso di freddo e durezza che ne eleva la qualità.
Emerge forte dal disco l'autorialità di Verticchio, il quale, anche quando recupera stralci e spunti sonori, riesce da un lato a fornire sonorità che non si perdono in facili catalogazioni, e dall'altro a regalare un brivido emozionante che lambisce l'ambient music, mantenendo vivi sentori industriali ed armonie audio.
Il riferimento del titolo all'omonimo album di Brian Eno suona come un tributo, ma anche come un minimo recupero stilistico, evidente in alcune strutture e sonorità dilatate ed ambientali.
Edito in un digisleeve a sei pannelli per una tiratura complessiva di 300 copie.
- Michele Viali - Dark Room Magazine

This is another one of those tricky Zoharum releases to review. Not so much because of the audial contents themselves, but because of the nature of this release.
You see, Before and After Silence was recorded in the 1990’s, years and years before the first official Nimh release, and sees its first release now. That’s what makes this a tricky release to review. Should it be judged solely on its musical merits? Should the nature of the release somehow be taken into account? Should the sheer age of the material somehow be taken into account?
We’ll opt for the first, and judge Before and After Silence solely on its musical merits. And luckily, it doesn’t make it too hard for the reviewer to do just that.
In essence, Before and After Silence is a work of industrial ambient. One can append the prefix dark, if one so desires, for the material balances somewhere on the ambiguous line between “normal” and “dark” ambient, sometimes stepping into either territory. At times, there are also surprisingly prominent elements of noisier industrial, without ever going into actual industrial noise territory. And at yet other times, there are pseudo-melodic elements, without the material ever becoming melodic per se.
In other words, Before and After Silence approaches its chosen form of expression from a multitude of directions. And still it manages to keep a relatively uniform, coherent style into which all the different strands are integrated quite seamlessly. And this is what I mean by the album not making it hard to judge on musical merits alone: it has both focus and quality.
During its best moments, Before and After Silence consists of dense, echoing, repeating, droning layers of synth aided and abetted by secondary layers of controlled industrial noise. Take for example the fourth track (all tracks are untitled); a brief but superb excercise in claustrophobic, decidedly dark ambience.
Considering that this material was recorded years before Nimh stepped into the public limelight, Before and After Silence is a pretty impressive piece of work. It speaks of talent and vision, and an understanding of how to utilize the abstraction, minimalism and meditative nature of (dark) ambient to craft engaging pieces.
- Only Death is Real -

Giuseppe Verticchio is een Italiaanse muzikant, die al begin jaren 90 is gestart met het produceren van diverse soorten muziek, waarbij hij een duidelijke voorkeur voor het meer experimentele heeft. Onder zijn eigen naam, maar ook met verschillende projecten als Twist of Fate (droompop/shoegaze), Hall Of Mirrors (experimentele dark ambient), Maribor (dark ambient/drones/noise) en Lham (abstracte ambient). Na de eeuwwisseling komt daar ook het langlopende Nimh bij, waarmee hij ondertussen een indrukwekkende discografie heeft opgebouwd bestaande uit (combinaties van) ambient, drones, veldopnames en allerhande experimenten. Dat ook in samenwerkingsverbanden met onder meer Day Before Us, Formalhaut, Rapoon, M.B., Baghiri en Nefelheim. Maar de geweldige dubbel-cd uit 2022, Early Electronic Works: Caustic / Composite, maakte duidelijk dat hij al in de jaren 90 en zelfs wel eerder nog was begonnen met muziek te maken voor dit project. Daar komt nu ook de nieuwe cd Before and After Silence uit voort, waarbij hij hevig beïnvloed is door Brian Eno. De titel is een knipoog naar diens bijna gelijknamige album uit 1978, waar het niet “Silence” maar “Science” is. Eno zat overigens toen nog in zijn liedjesfase, maar gaat om het idee (en je zou beide hoezen zo boven elkaar kunnen zetten). De 8 muziekstukken hier zijn uit het stof gehaald en her en der wat opgepoetst en aangepast, maar leveren voor ruim 56 minuten aan imponerende dark ambient met drones op. Hij heeft een sequencer en synthesizers gebruikt, samen met effecten en drones en verschillende industriële geluiden die eerder op band zijn opgenomen. Het levert een bij de strot grijpend mooi en spannend geheel op. Ook deze greep uit het verleden bleek een gouden te zijn.
- De Subjectivisten -

Puolalainen Zoharum on kunnostautunut kokeellisen ja industrial-musiikin konservaation saralla. Lafka on julkaissut useamman vanhan kasettijulkaisun uudelleen CD:llä ja digitaalisesti, säilyttäen näin marginaalimusiikkia jälkipolville ennen kuin vanhat kasetit hapertuvat kuuntelukelvottomiksi.
Nimhin Before and After Silence on osa tätä sarjaa: alun perin 90-luvulla nauhoitettu levy on tuotteliaan ambient/drone/industrial-projektin varhaisia nauhoituksia, joka ilmeisesti jäi aikanaan julkaisematta. Tämä aikanaan livenä nauhoitettu albumikokonaisuus julkaistaan siis nyt, neljännesvuosisata myöhemmin, ensimmäistä kertaa CD-levyllä.
Levyn nimi on viittaus ambientin kummisedän, Brian Enon suuntaan. Levyn musiikki puolestaan ei ainakaan pintapuolisesti sinne viittaa. Kyseessä on nimittäin ambienssia, joka nojaa vahvasti niin dronen kuin dark ambientin suuntaan. Vanhan koulukunnan industrialiakin voi aistia kohinoissa, sirinöissä ja surinoissa: ei välttämättä edes death industrial -tasolle asti rankkana, mutta silti päällekäyvempänä ja aktiivisempana kuin ambientissa yleensä.
Levyn erittäin abstrakti nimi ja visuaalisuus ovat tavallaan haastavia. Näin abstraktille musiikille ulkoiset seikat tarjoavat toisinaan ankkurin tai maadoittimen, jolla yhdistää musiikin muodottomuus johonkin konkreettisempaan. Before And After Silence on vuoroin seesteinen, vuoroin painostavan pahaenteinen, vuoroin jopa painajaismainen. Millaisia mielikuvia Nimh toivoi musiikkinsa kanavoivan? Millaiseen mielenmaisemaan levyn haluttiin asettuvan? Sitä emme tiedä.
Toisaalta, näin abstraktissa musiikissa kuuntelija joka tapauksessa luo omat merkityksensä. Levyn nimi ikään kuin vihjailee yksittäiseen liikkumattomuuden pisteeseen ajassa, johon jokin tapahtumaketju johti, ja josta toinen tapahtumaketju johtaa pois. Onko se jotain synkkää ja pahaa, jotain mystistä, vai kenties jotain aivan muuta? Vai vihjataanko sillä vain siihen, että levyn raitojen nauhoittamisen välissä oli hiljaisuuksia? Avaimet tulkintoihin ovat kuulijalla, ja ehkä se sittenkin on paras näin.
Before and After Silence on evokatiivinen levy, joka kutsuu esiin mielikuvia kuulijan sisimmästä. Sen syvän kaiutetut, hiukan särötetyt, surisevat ja pörisevät äänikerrokset, jotka yhdistyvät hetkittäin jopa melodisiin harmonisiin kerroksiin, luovat kontrastia ja jännitystä. Kuulijan on lopulta helppo yhdistää pisteet ja muodostaa oma kuvansa.
Kyllä tämä on nauhoitus, joka kannatti tuoda julki kaiken tämän ajan jälkeen.
- Imperium -

Giuseppe Verticchio, under his Nimh moniker, delves into the realm of archival exploration with "Before And After Silence", an anthological album that gathers fragments from the early 90s. This collection, while intriguing in its historical context, offers a mixed listening experience that seems to oscillate between moments of genuine interest and periods of sonic wandering.
The album opens with "PART 01" a 12-minute track that introduces the listener to Verticchio's early experiments with sequencers and synthesizers. There’s a nostalgic charm to the piece, but it sometimes feels like it’s still searching for its ultimate direction. It sets a tone of exploration rather than arrival, inviting listeners to appreciate the rawness of early ambient experimentation.
Tracks like "PART 02" and "PART 03" continue this journey with more compact, yet similarly exploratory sounds. These pieces offer glimpses of the atmospheric potential Verticchio was beginning to tap into during this era. While they may not fully encapsulate the ambient depth of contemporaries like Brian Eno, they certainly showcase a unique and personal approach to soundscaping.
"PART 04" a brief interlude at just over three minutes, acts as a succinct, ambient pause.
It’s a moment of quiet reflection that transitions smoothly into "PART 05" and "PART 06". These tracks employ drones and recorded sounds more dynamically, creating layered textures that hint at the more mature works Verticchio would develop in later years. They serve as fascinating snapshots of a developing artist, capturing the essence of creative growth.
The longer "PART 07" (the track I enjoyed more) stands out with its near nine-minute runtime, offering a more immersive experience. Here, the layers and textures begin to feel more deliberate, providing a richer listening experience. It suggests the direction Verticchio's music would eventually take, filled with more confident and cohesive soundscapes.
Closing with "PART 08" the album offers a short, yet evocative piece that wraps up the collection. It’s a fitting end, leaving listeners with a sense of the ongoing journey rather than a final destination.
Compared to other dark ambient and experimental artists like Lustmord or early Aphex Twin, Nimh’s "Before And After Silence" may not always reach the same heights of emotional resonance or technical complexity. However, it stands as an important document of Verticchio's early work. There’s a raw authenticity in these tracks that captures the spirit of early electronic experimentation.
In summary, "Before And After Silence" is a compelling listen for those interested in the roots and evolution of Nimh’s sound. While it may not be as polished or cohesive as some of Verticchio’s later works, it offers valuable insights into his creative process and development. This album is a historical artifact, inviting listeners to appreciate the foundational steps in Verticchio’s musical journey.
- Vito Camarretta - Chain DLK

Video Review: https://youtu.be/OiVXuZd3WMU?si=CRFRHpErYnHyth7v
- Przemyslaw Murzyn - Santa Sangre Magazine

 

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