[ Recensioni / Reviews ]
FOMALHAUT / NIMH: From the Longest Winter (CD 2023 - Zoharum)
From The Longest Winter is a joint album released by a duet involving Giuseppe Verticchio (from Nimh) and Tomek Borowski (alias Fomalhaut).
Filled with lush soundscapes and freely moving oceanic electroacoustic waves, this new offer is a convincing mind-sonorous travel in thrilling, engulfing, and uplifting sonic textures.
Nimh is a well known and long time established multi-faceted ambient project whose musical trajectory borders ethno-ritualism and striking noise ambient with hints of post-rock melodicism.
Fomalhaut is a totally new name for me, but I pleasantly discovered its creative input for this Four Hands release.
It’s difficult to classify this album in a specific musical field while it entangles granular abstract electronic minimalism with lighter ambient touches and almost e-guitar power-noises dipped in bleak orbital moves.
All-in-all, easily recommended for fans of Christian Fennesz, Noveller, Murcof et al-among other hybridized and fuzzed-out sonic sculptures.
Fans of adventurous music for grinding electronics and windy galactic minimalism (with dramatic tension and softer moves) will find here a strong interest.
- Philippe Blache - Igloomag
Giuseppe Verticchio è noto fra i seguaci della nicchia del dark-ambient e dell’elettronica per il suo progetto Nimh (oltre a LHAM, Hall of Mirrors, Twist of Fate e Maribor) e per aver collaborato in passato con artisti del calibro di Rapoon, Amon, Mauthausen Orchestra e Maurizio Bianchi.
Questa volta ha deciso di unire le forze con il musicista polacco Tomek Borowski e il suo progetto Fomalhaut.
La musica di questo nuovo album, intitolato “From The Longest Winter”, è molto oscura e fa venire in mente proprio le atmosfere brumose e invernali dei paesaggi nordici caratterizzati dalla presenza della neve.
Siamo dalle parti di un dark-ambient cupo con ambientazioni minimali. Tuttavia il pericolo di ripercorrere formule già esplorate in passato viene evitato grazie alla sensibilità di questi musicisti.
Effettivamente spesso mi è capitato di ascoltare, in questo genere, dischi che si assomigliavano troppo e in cui era difficile riuscire a distinguere chi ha qualcosa da dire da chi ripete semplicemente le stesse formule senza essere ispirato.
Non è questo fortunatamente il caso. Fin dalla prima traccia “Before The Night” traspare subito un’anima in questa musica introspettiva che riesce a comunicare delle sensazioni di una tristezza cosmica infinita.
Forse si sente in quest’occasione la mano di Fomalhaut anche se lo stesso Nimh aveva pubblicato in passato album in questo filone. Sembra di essere avvolti da una nebbia perenne che copre paesaggi invernali e desolati.
Credo che “From The Longest Winter” possa piacere sicuramente agli amanti del dark-ambient e dell’elettronica più oscura.
- Caesar - Ver Sacrum
Un digipack molto curato e totalmente in bianco e nero. Cinquanta minuti di droni, tremolii, vibrazioni elettroniche, squarci ritmici disumani e improvvise aperture verso la luce, che possono richiamare alla memoria alcune soluzioni di Fennesz e Murcof.
La nutrita discografia di Nimh si completa con la collaborazione con Tomasz Borowski (Ohtar, Selbstmord), musicista polacco anch’esso edito alla dark ambient più evocativa, ed il risultato è di assoluto spessore.
Non soltanto l’atmosfera, come sempre catartica e travolgente, risucchia l’ascoltatore in una densità sonora senza precedenti, ma ogni pezzo appare come il tassello mancante di una visione che va di volta in volta ad esaurirsi e ricrearsi.
Nonostante l’approccio minimalista e questa ricerca della ridondanza, ‘From The Longest Winter’ si rivela un’opera di grande concretezza, come nella tradizione di Giuseppe Verticchio (Hall Of Mirrors, LHAM), e nel disegno finale spiccano anche singoli episodi come gli autorevoli ‘Before The Night’ e ‘Descent Of The Shadows’.
In attesa di comprendere se il dialogo tra i due artisti continuerà a lungo, consiglio vivamente l’acquisto perché, oltre ad aver prodotto un magnifico oggetto da collezione (affrettatevi perché duecentocinquanta copie terminano presto..), la collaborazione ha saputo elevare il livello qualitativo della proposta di entrambi.
- Lorenzo Becciani - Suffisso Core
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